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Giornata contro la violenza sulle donne 2019

Questa è la copertina del video Silenzi interrotti

La violenza può essere parola: si insinua in frasi dove i ricatti si travestono da complimenti, dove la negazione prevale, dove il noi diventa solitudine.

La violenza può essere gesto: una carezza che diventa pian piano più pesante, una stretta che diventa morsa, un’intimità che diventa abuso.

La violenza può essere famiglia, amicizia, lavoro.

Nella Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, vogliamo ricordare come la donna con disabilità sia soggetta a una doppia discriminazione: come donna e come persona con disabilità.

Dai dati emersi grazie alla ricerca VERA di Fish, che ha intervistato 519 donne con differenti disabilità, ben 339 donne hanno subito violenza in qualche forma (65,3%).

Preoccupante è la mancanza di consapevolezza della violenza subita. Dall’analisi degli incroci delle diverse domande risulta evidente che solo una parte delle intervistate (33%) riconosce effettivamente come violenza ciò che ha subito o che continua a subire. Ciò ad indicare che molto spesso le donne stesse faticano a riconoscere e definire come “violenza” un atto che le danneggia, se non è di natura strettamente fisica o sessuale.

Ma è proprio la consapevolezza lo strumento che può permettere di farsi aiutare. Come nel caso di Maria Paola, Anicìa ed Emanuela: tre donne che hanno trovato il coraggio di fermare la violenza che stavano subendo.

Scopri le loro storie
https://youtu.be/MOmsWk8E5VY

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